Le Triadi: Triadi Maggiori – Seconda Parte
di Antonio Berenato
articolo pubblicato il 18 mag 2014 su Jazzitalia
Benvenuti al nostro secondo appuntamento con le triadi. Nella scorsa lezione abbiamo iniziato questo percorso didattico esordendo con l’accordo perfetto maggiore, ovvero la triade maggiore, trattata sia dal punto di vista teorico che pratico. Abbiamo studiato come si costruisce e su quali gradi della scala maggiore si trova, ma soprattutto abbiamo studiato le diteggiature in posizione stretta nei quattro set di corde.
Vorrei adesso completare l’argomento che riguarda le triadi maggiori con delle ultime considerazioni, sia di natura teorica che pratica.
Concetti teorici
Abbiamo appreso dalla lezione precedente che, se dovessimo armonizzare i sette gradi della scala maggiore, troviamo la triade maggiore o l’accordo perfetto maggiore oltre che sul primo, anche sul IV° e sul V° grado della suddetta scala.
- Es.1 – Triadi maggiori costruite sul I° IV° e V° grado della scala maggiore
A tal proposito vorrei fare un importante distinzione. L’accordo sul primo grado della scala, in questo caso do, è indubbiamente un accordo perfetto maggiore in quanto è la triade che da il nome alla relativa tonalità maggiore. Le altre due triadi maggiori costruite sul IV° e sul V° vengono anch’esse chiamate accordi perfetti maggiori, ma identificare questi due accordi come accordo perfetto di fa maggiore e accordo perfetto di sol maggiore potrebbe essere un errore che ingenera confusione. In do maggiore c’è solo una triade che può portare il nome di accordo perfetto maggiore, e cioè quello sul primo grado. Gli altri due invece, non dovrebbero mai essere chiamati «accordo perfetto di fa maggiore» e «accordo perfetto di sol maggiore» perché questo potrebbe far pensare erroneamente che si tratta di tonalità a sé stanti, ovvero si potrebbe erroneamente pensare alla tonalità di fa maggiore o di sol maggiore.
A questo punto la cosa più corretta da fare è quella di servirsi delle espressioni «primo grado, quarto grado, quinto grado» ecc… o meglio ancora possiamo usare i nomi di tonica per il primo grado, sottodominante per il quarto e dominante per il quinto grado.
Pratica sullo strumento
Nella scorsa lezione abbiamo studiato le diteggiature della triade maggiore “pos. strette” in posizione fondamentale, primo e secondo rivolto, nei quattro set di corde. Prima di proseguire e parlare delle triadi late con relative diteggiature ed esercizi, vi propongo un esercizio per migliorare la visualizzazione delle triadi maggiori in pos. stretta. L’ esercizio proposto dovrà essere trasportato anche in altre tonalità:
- Es.2 – Progressione sul I° – IV° – V° grado in tonalità di Do maggiore
Fin ora abbiamo visto la disposizione dell’accordo maggiore a parti strette, adesso invece è arrivato il momento di disporre l’accordo maggiore a parti late.
La disposizione di un accordo a parti late permette di ottenere delle posizioni o meglio, dei voicing dalle sonorità molto interessanti che vale la pena trattare. Le posizioni late, a differenza delle posizioni strette, offrono in oltre un maggiore equilibrio di estensione, in quanto sono presenti sia note del registro grave, sia note del registro medio/acuto.
Queste Posizioni sono preferibili per l’accompagnamento, e si ottengono alzando di un ottava la nota centrale dell’accordo, sia che esso si trovi allo stato fondamentale che in stato di rivolto.
- Es.3 – Disposizione della triade maggiore a parti late
A questo punto non resta che disporre le triadi in posizione fondamentale, primo e secondo rivolto sulla tastiera della chitarra e con un po’ di pazienza, studiarle.
- Es.4 – Triadi maggiori di C – Posizioni Late 1 con basso sulla 6ᵃ corda
Di seguito verranno illustrate altre due possibili diteggiature della triade maggiore a parti late:
- Es.5 – Triadi maggiori di C – Posizioni Late 2 con basso sulla 6ᵃ corda
- Es.6 – Triadi maggiori di C – Posizioni Late 3 con basso sulla 6ᵃ corda
Vi propongo adesso un esercizio per migliorare la visualizzazione delle triadi maggiori con le posizioni late 1, da trasportare successivamente anche in altre tonalità:
- Es.7 – Progressione sul I° – IV° – V° grado in tonalità di Do maggiore
Naturalmente possiamo diteggiare le triadi in posizione lata anche con basso sulla quinta corda ed avere così altrettanti voicing da sfruttare per i nostri accompagnamenti.
- Es.8 – Triadi maggiori di C – Posizioni Late 1 con basso sulla 5ᵃ corda
Di seguito verranno illustrate altre due possibili diteggiature della triade maggiore a parti late:
- Es.9 – Triadi maggiori di C – Posizioni Late 2 con basso sulla 5ᵃ corda
- Es.10 – Triadi maggiori di C – Posizioni Late 3 con basso sulla 5ᵃ corda
Si conclude qui il nostro secondo appuntamento sperando, che quanto riportato, possa contribuire nello studio delle triadi e dell’armonia applicata allo strumento. Nel prossimo appuntamento ci occuperemo delle triadi minori cercando di ampliare le nostre conoscenze musicali e strumentali.
Non posso che augurarvi buon lavoro e Buona Musica!!!