Le Triadi: Triadi Maggiori – prima parte

Le Triadi: Triadi Maggiori – Prima Parte
di Antonio Berenato

articolo pubblicato il 22 mar 2014 su Jazzitalia

Benvenuti al primo di una lunga serie di appuntamenti ricchi di interessantissimi argomenti, realizzati per dare l’opportunità di avere una serie di nozioni teorico/pratiche che possano contribuire nella crescita musicale e professionale di ognuno di voi.

Studiare musica è una cosa importantissima e richiede tantissimi sacrifici, soprattutto in termini economici e di tempo. Ecco allora un mio piccolo contributo su alcuni degli argomenti più importanti e fondamentali che ogni buon musicista e/o didatta deve conoscere.

La mia ormai lunga esperienza didattica mi ha portato a dover sviluppare programmi su misura per ogni singolo allievo. Sappiamo benissimo che non siamo tutti uguali e soprattutto il modo di apprendere le cose cambia da persona a persona.

A tal proposito cercherò di essere il più chiaro e preciso possibile, anche per rendere piacevole e meno noioso, l’apprendimento degli argomenti trattati.

Buon Studio e grazie per l’attenzione!!!

La cosa più importante e logica per rendere efficace e produttivo lo studio della teoria o dell’armonia è applicare i concetti appena appresi sul proprio strumento. Questo ovviamente vale per tutti gli strumenti e non solo per noi amanti della sei corde. Come primo argomento ho pensato di affrontare lo studio delle triadi, cercando di fare cosa gradita nel dare un quadro completo sia dal punto di vista teorico che pratico sullo strumento.

Concetti teorici

Per triade si intende un accordo di tre suoni, formato da due intervalli di terza sovrapposti.

  • Es.1 – Triade di Do maggiore in posizione fondamentale 

La triade appena esposta si trova allo stato fondamentale in quanto la nota più grave (Do) è la nota fondamentale mentre le altre, terza maggiore e quinta giusta si trovano disposte per terze sovrapposte.

Nel caso in cui la triade non dovesse trovarsi allo stato fondamentale ovvero, è in una posizione in cui la fondamentale non è la nota più grave, si dice che è in stato di rivolto.

  • Es.2 – Triade di Do maggiore in primo e secondo rivolto

es.1 - triade di do maggiore secondo riv.

Fin qui abbiamo visto come costruire una triade, e sostanzialmente abbiamo parlato genericamente delle terze che, se sovrapposte, permettono il formarsi dell’accordo a tre voci. Ma queste ultime posso essere sia maggioriche minori generando cosi quattro diversi tipi di triadi: maggiori, minori, aumentate e diminuite.

Triadi Maggiori

Le triadi maggiori sono formate sovrapponendo un intervallo di terza maggiore (Do – Mi) ed un intervallo di terza minore (Mi – Sol). L’intervallo tra la fondamentale e la quinta è un intervallo giusto.

  • Es.3 – Triade di Do maggiore

triade di C maggiore 2

Come è vero che le note della triade maggiore corrispondono alla tonica, al terzo e al quinto grado della scala maggiore costruita sulla stessa tonica, è anche vero che se dovessimo armonizzare i sette gradi della scala troviamo la triade maggiore , oltre che sul primo, anche sul IV° e V° grado della suddetta scala.

  • Es.4 – Triadi maggiori costruiti sul I° IV° e V° della scala maggiore

armonizzazione solo triadi maggiori

Pratica sullo strumento

Come già detto, la cosa più importante e logica per rendere efficace e produttivo lo studio della teoria o dell’armonia è applicare i concetti appena appresi sul proprio strumento. A tal proposito negli esempi a seguire, proporrò le diteggiature della triade maggiore in posizione fondamentale, primo e secondo rivolto grazie ai diagrammi, che ci permetteranno di visualizzare gli accordi su tutta la tastiera della chitarra.

Per far questo sarà necessario dividere le sei corde della chitarra in quattro gruppi formati da tre corde ciascuno. I quattro gruppi saranno chiamati “set” ed in questi quattro set di tre corde ciascuno, verranno visualizzate e diteggiate le triadi.

L’esempio che segue visualizza i quattro set di corde e saranno evidenziati in rosso.

  • Es.5 – Quattro set di tre corde ciascuno

Set di corde

A questo punto non resta che disporre le triadi in posizione fondamentale, primo e secondo rivolto sulla tastiera della chitarra e, con un po’ di pazienza, studiarle.

  • Es.6 – Triadi maggiori di C in posizione stretta sul primo set di corde

triadi maggiori pos. stretta primo set

  • Es.7 – Triadi maggiori di C in posizione stretta sul secondo set di corde

triadi maggiori pos. stretta secondo set

  • Es.8 – Triadi maggiori di C in posizione stretta sul terzo set di corde

triadi maggiori pos. stretta terzo set

  • Es.9 – Triadi maggiori di C in posizione stretta sul quarto set di corde

Si conclude qui il nostro primo appuntamento sperando, che quanto riportato, possa contribuire nello studio delle triadi e dell’armonia applicata allo strumento. Nel prossimo appuntamento ci occuperemo delle triadi maggiori a parti late, cercando di ampliare le nostre conoscenze musicali e strumentali.

Non posso che augurarvi buon lavoro e Buona Musica!!!